A Bagdad c’era un uomo molto povero. Viveva di stenti, nella miseria più nera, e non faceva che lamentarsi della sua condizione.
«Signore, aiutami! Dimmi cosa fare! Sai che sono un tuo servo fedele, soltanto un po’ sfortunato. Ho lavorato sodo, ma non sono mai riuscito a guadagnare abbastanza. E ora sto morendo di fame. Ti prego, non mi abbandonare!»
La stessa notte, l’uomo fece un sogno. Una voce sconosciuta gli diceva:
«Va’ in Egitto, non perdere tempo. Nel luogo tal dei tali c’è un tesoro nascosto. Potrai risolvere tutti i tuoi problemi.»
Il poveruomo si svegliò, eccitato. Senza esitare, partì subito per l’Egitto.
«Sono certo che la voce non mente. Il tesoro esiste, e lo prenderò.»
Ma, al confine, fu fermato dai poliziotti egiziani, che lo perquisirono minuziosamente. Stavano cercando un ladro e pensavano si trattasse dell’uomo di Bagdad.
Nonostante le sue ripetute rimostranze, i poliziotti lo trattennero.
«Potresti essere la persona che cerchiamo. Dovrai restare a disposizione finché non arriverà il derubato. Se non ti denuncerà come suo assalitore, sarai immediatamente rilasciato».
L’uomo di Bagdad fremeva, temendo di perdere il tesoro.
Poiché la vittima tardava ad arrivare, le guardie cominciarono a interrogarlo.
«Ammettiamo pure che non sei il ladro. Perché sei venuto in Egitto? E qual è il tuo alibi, se ne hai uno?»
«Voglio dirvi tutto» rispose l’uomo di Bagdad «tanto so che non mi crederete. D’altra parte, perché mentire? La verità è sempre la cosa migliore. Sono qui perché ho sognato che avrei trovato un tesoro!»
«Sì, un tesoro! Sei capitato in un bel guaio, invece. Ma che vuoi dire? Sei venuto in Egitto solo perché vi hai sognato un tesoro?»
«Proprio così. Mi sono fidato di una voce sconosciuta che me lo ha sussurrato in sogno. Che ne pensate?»
«Che sei un credulone! Fidarsi dei sogni!»
Un altro poliziotto si fece avanti, e disse:
«Anch’io ho avuto un’esperienza simile. In sogno mi è apparsa una figura che non avevo mai visto, indicandomi un certo luogo di Bagdad dove avrei trovato dei gioielli, o qualcosa del genere.»
L’uomo di Bagdad s’interessò molto al racconto.
«E… che tipo di posto era?»
«Non ricordo bene, forse all’ingresso della città. Sì, proprio così: la seconda casa dopo la porta maestra. Una molto vecchia, mi sembra.»
L’uomo di Bagdad era stupefatto. Quell’uomo stava indicando la sua casa! Senza tradire l’emozione, rimase in silenzio. Le guardie non sapevano che fosse di Bagdad e mancarono di notarne la reazione.
«Naturalmente, non mi sono preoccupato di cercare il tesoro. Non ho creduto a una sola parola. Nei sogni, dovresti saperlo, non c’è verità» concluse il poliziotto.
L’uomo di Bagdad era assorto nei suoi pensieri. Strano che la guardia avesse accennato alla sua abitazione: non poteva essere una coincidenza.
Finalmente il derubato arrivò. E si affrettò a discolpare l’uomo ingiustamente accusato.
«Tutte le nostre scuse, amico. Ma, come puoi capire, abbiamo fatto il nostro dovere» disse il capoguardia.
L’uomo di Bagdad non lo ascoltava. Lasciò il posto di blocco, e fece per avventurarsi in Egitto. Ma, dopo pochi passi, si fermò. “Si,” pensò “è inutile cercare il tesoro di un sogno.”
Tornò a Bagdad, e, mentre rincasava, fu colto da uno strano presentimento. Sentì che doveva rimuovere un certo mattone dal muro e…
Uno scrigno di monete d’oro gli cadde sulle ginocchia.
Era andato in Egitto a cercare ciò che aveva in casa!
(George I. Gurdjieff – Fonte quartavia.org)
Commento
“Il tesoro che cerchi, quello vero, il tesoro che potrebbe cambiare la tua vita, non si trova in un paese lontano, non puoi realizzarlo con qualsivoglia pratica esoterica, non lo raccatti pregando, ma è vicino, così dappresso che non riesci nemmeno a immaginarlo, è nel tuo intimo, nel profondo della tua interiorità. Rimuovi – con l’ausilio della meditazione – la patina di polvere superficiale che ricopre la tua mente e ne scorgerai l’intrinseco, incommensurabile chiarore.”
– Gurdjieff – Amazon
– George I. Gurdjieff – Macrolibrarsi
– Aforismi di G. I. Gurdjieff (1869-1949)
– Georges Ivanovic Gurdjieff (wikipedia)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Quarta_Via