Il modello non è la realtà. Se ciò che penso è soltanto la mia realtà, ma non la tua né quella di alcun altro, mi domando, come faccio a muovermi nella vita reale se non possiedo neppure la parvenza di un’idea della sua oggettività, come posso influire su di essa? … se il mio modello è ristretto posso accedere alla realtà soltanto in proporzione limitata. … Abbiamo un problema, nessuno riesce tramite un modello a definire con precisione la realtà, ma molti hanno provato. Le religioni in genere, le correnti religiose e filosofiche, ci dicono che accanto a una realtà materiale ne esiste un’altra non totalmente visibile. Quindi accettano una realtà sensoriale e una spirituale. L’uomo vuole sapere che cosa c’è dentro e fuori dal proprio cervello perché ritiene che quella sia la realtà nella sua interezza. … perché tu che mi accusi di dare a avallo alla psico quantistica come a una pseudoscienza, o peggio come espressione della new-age – chissà poi perché – neghi che proprio la psico-quantistica possa avere un qualche effetto nella vita di ciascuno. La ragione sta nel fatto che tu affidi il giudizio alle tue credenze che negano aprioristicamente certi risultati. Mentre io che possiedo altri convincimenti scopro su di me gli effetti provocati dal mio focus mentale. Allora, chi ha ragione? Entrambi, dal momento che stiamo parlando di una realtà relativa alle nostre credenze personali che non potrà mai avere una patente riconosciuta di oggettività finché non si scoprirà un modello conoscitivo del tutto in grado di spiegare la realtà nella sua interezza. … (Alberto Lori)
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