Una candela che brucia al centro di un tavolino accanto a una rosa appena colta. Sei persone, in circolo, ferme e concentrate, dopo una preghiera a Gesù, ripetono dentro di loro la parola «Maranathà», «Vieni Signore Gesù». Nel convento delle suore Rosminiane a Loughborough, nel centro di Inghilterra, è l’ora della meditazione. Dalle 10 alle 11, ogni giovedì mattina, una decina di adulti si ritrovano per una mezz’ora di silenzio e immobilità durante la quale cercano di rimettere al centro della loro vita Dio. «Frequento la chiesa anglicana ma non mi definirei religiosa piuttosto alla ricerca del senso della vita», spiega Jeanine Sepede, 40 anni, «La meditazione mi aiuta a dare la giusta prospettiva alle cose, a fermarsi e contemplare la bellezza del mondo». «La mente umana è distratta e salta di palo in frasca e, con la meditazione, impariamo a controllarla, a dirigerla dove vogliamo», dice ancora Jeanine.
«Oggi nel Regno Unito la meditazione è diffusissima e molto popolare perché aiuta a controllare lo stress riducendo gli effetti di quest’ultimo sul cervello», spiega Kim Nataraja, ex docente universitaria, direttrice della Scuola di meditazione della “Comunità mondiale per la meditazione cristiana”, diretta da Laurence Freeman, «È dimostrato che gli esseri umani reagiscono a una situazione difficile aggredendo o scappando. La meditazione, al contrario, ci rilassa e spegne questa risposta automatica dei nostri geni. Così facendo ha effetti benefici sulla salute perché ridurre la pressione e aumenta il livello della serotonina, l’ormone della felicità. Questo è il motivo per cui, in migliaia, la praticano in tutto il Regno Unito ed essa viene usata come terapia dai medici». …
– Da avvenire.it del 29-11-13, leggi tutto l’articolo di Silvia Guzzetti …
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