Dall’ “Ultimo discorso” di Paramahansa Yogananda. Biltmore Hotel, 7 Marzo 1952.
«Sembra ci sia sempre abbondanza di denaro per la guerra, che risveglia grandi sofferenze.
Non abbiamo imparato molto da quest’ultime.
Potremmo però tentare la possibilità, che tutti i piu’ grandi capi e tutta la gente insieme, raccolgano un vasto fondo per bandire la povertà e l’ignoranza dalla faccia della terra.
Io lo spero! E prego affinché s’inviino aeroplani carichi di misericordia da un paese all’altro, piuttosto che aerei carichi di bombe che distruggono.
Lavoriamo per la pace sulla terra come mai è stato fatto finora!
Chiediamo un congresso di scienziati, ambasciatori e uomini religiosi, i quali pensino costantemente come far diventare questo mondo una casa migliore, una casa spirituale con Dio a nostra Guida.»
(Paramahansa Yogananda)
Prima di concludere, ecco un’altro breve ricorrente concetto del maestro – formulato in altra sede – che sintetizza, a sufficienza, il suo chiaro, limpido e coerente pensiero:
«La mente è la creatrice di tutto. Voi dovreste, perciò, guidarla per creare soltanto bene. Se vi attaccate ad un certo pensiero, con la forza dinamica della volontà, esso assume alfine una tangibile forma esteriore. Quando sarete capaci di impiegare la vostra volontà sempre per scopi costruttivi, voi diverrete il controllore del vostro destino.»
Sembra superfluo rilevare che per realizzare la pace, sia l’armonia interiore che la concordia esteriore, manchi, in effetti, una vera volontà di cambiamento. La meditazione potrà esserci senz’altro d’aiuto.
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– Self-Realization Fellowship