L’ho trovata in rete diversi anni fa e oltre che interessante mi sembra quanto mai attuale. Ve la ripropongo con l’aggiunta di una foto ad hoc.
«Un cavallo depresso – che evidentemente non conosceva ancora la meditazione; sto scherzando; ndr – si sdraia e non vuole più saperne di rialzarsi. Il fattore disperato, dopo aver provato di tutto, chiama il veterinario.
Questi, arrivato in loco, visita l’animale e dice al fattore: “Casi così sono gravi; l’unica è provare per un paio di giorni a dargli queste pillole; Se non reagisce sarà necessario abbatterlo”.
Il maiale ha sentito tutto e corre dal cavallo: “Alzati, alzati, altrimenti butta male!!!”
Ma il cavallo non reagisce e gira la testa di lato.
Il secondo giorno il veterinario torna e somministra nuovamente le pillole, dicendo poi al fattore: “Non reagisce: aspettiamo ancora un po’, ma credo non ci sia alcunché da fare.”
Il maiale ha sentito tutto e corre ancora dal cavallo: “Devi assolutamente reagire; guarda che altrimenti sono guai!!!”. Ma il cavallo niente. Il terzo giorno il veterinario verifica l’assenza di progressi e, rivolto al fattore: “Dammi la carabina: è ora di abbattere quella povera bestia.”
Il maiale corre disperato dal cavallo: “Devi reagire, è l’ultima occasione, ti prego, stanno per ammazzarti!!!”
Il cavallo allora si alza di scatto e comincia a correre, saltare gli ostacoli e accennare passi di danza. Il fattore è felicissimo e rivolto al veterinario gli dice: “Grazie … Grazie!!! Lei è un medico meraviglioso, ha fatto un miracolo!
Dobbiamo assolutamente fare una grande festa: Su, presto, ammazziamo il maiale!!!”
Ovvero siamo consapevoli di tutto fuorché della nostra sorte.»