Apre a Washington la prima grande mostra che raccoglie dipinti, opere e soprattutto la storia di questa disciplina millenaria, lo yoga. Diventata ormai planetaria.
Datemi uomini irrequieti, indisciplinati, miscredenti e li trasformerò in santi facendo praticare loro lo yoga.
Parola del grande maestro Paramahansa Yogananda. La verità di questa affermazione la si può incontrare solo sul tappetino. Perché lo yoga è azione, esperienza, disciplina, perseveranza. Ecco che dal mondo fisico delle asana si svela l’universo di conoscenza yogico, un microcosmo di storia, filosofia, tradizioni, sintesi olistica perfetta.
A questa disciplina millenaria è dedicata “Yoga: The Art of Transformation”, in mostra alla Freer Gallery of Art and Arthur M. Sackler Gallery di Washington DC (dal 19 ottobre al 26 gennaio 2014, (asia.si.edu/yoga). Ingresso gratuito). Oltre 130 opere tra sculture, illustrazioni, miniature, dipinti, fotografie, cartoline, libri e film raccolti da collezioni private e musei di tutto il mondo, dal Metropolitan di New York al Victoria & Albert Museum di Londra.
È la prima volta che una (grande) esposizione prova a ripercorrere sistematicamente il background artistico e storico dello yoga dalle origini a oggi, attraverso preziosi e inediti materiali iconografici. Un excursus di maestri e divinità, mudra e mantra, asana e pranayama, dharma e kharma.
Dopo Washington, la mostra sarà all’Asian Art Museum di San Francisco (21 febbraio -25 maggio 2014) e al Cleveland Museum of Art (22 giugno – 7 settembre). Imperdibile per aspiranti yogi e yogini.
(DI ALESSANDRA TURCI – 18 OTTOBRE 2013)
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