… E’ il gioco della coscienza; l’illusione, Maya che dobbiamo capire e trascendere. … Ci sono altre prospettive, ma le potreste trovare spiacevoli. La vostra stessa Maya, la nostra stessa Maya, sta giocando con noi. Ma tu hai il potere, se non dividi te stesso; se hai capito che l’immagine di te stesso, l’idea che abbiamo di chi siamo, è solo un ologramma del Sé. … Tu sei il testimone di questo, anche quando parliamo. Non ti è mai capitato di stare parlando di qualche cosa che sembra così, così terribile e ti ritrovi di colpo a scoppiare a ridere? … Solo colui che ha realizzato il Sé può gestire Maya. Colui che è identificato come una persona, non potrà trascendere Maya. E’ così potente, che si dice che persino gli dei ne siano ingannati. Solo un saggio conosce Maya per quello che è. Il disegno di Dio. E tu, lo stesso, attraverso la tua stessa introspezione, la tua propria indagine, che procede con rispetto per questo grande universo e arriva a conoscere, non con cinismo, ma con saggezza, riconosci di nuovo la tua natura pura, che non è da qualche altra parte. E’ qui, ma tu dici: “Come? Come … non ne sono consapevole”. Perché le nostre menti sono troppo immerse nella manifestazione. Stiamo ancora contrattando, facendo acquisti nella manifestazione, credendoci profondamente, perché quando conosci te stesso, continuerai a essere qui. Ti continuerai a muovere al mercato, ma senza illusioni; allora ne potrai gioire. … L’immagine di noi stessi, l’idea che abbiamo di noi stessi, e’ solo un ologramma del Se’. Colui che e’ identificato come persona non trascendera’ Maya.