(1) Mentre mediti sul corpo, non sperare e non pregare d’essere esente dalle malattie. Senza malattie, i desideri e le passioni possono facilmente insorgere.
(2) Mentre agisci nella società, non sperare e non pregare di non incontrare difficoltà. Senza difficoltà, l’orgoglio può facilmente insorgere.
(3) Mentre mediti sulla mente, non sperare e non pregare di non incontrare ostacoli. Senza ostacoli, la conoscenza attuale non può essere messa alla prova né ampliata.
(4) Mentre lavori, non sperare e non pregare di non incontrare ostacoli. Senza ostacoli, il voto di aiutare gli altri non si radicherà.
(5) Mentre fai progetti, non sperare e non pregare di avere successo facilmente. Col successo facile, l’arroganza può facilmente insorgere.
(6) Mentre interagisci con gli altri, non sperare e non pregare di trarne personale guadagno. Dalla speranza di personale guadagno, la natura spirituale dell’incontro viene sminuita.
(7) Mentre parli con gli altri, non sperare e non pregare di non essere contraddetto. Senza contraddittorio può fiorire la supponenza.
(8) Mentre aiuti gli altri, non sperare e non pregare d’essere pagato. Con la speranza di retribuzione, l’atto di assistenza agli altri non sarà puro.
(9) Se in un’azione (altruista – NdR) vedi una possibilità di profitto personale, non parteciparvi. Anche la minima partecipazione ecciterà il desiderio e la passione.
(10) Se accusato (in contesti ordinari – NdR), non tentare di discolparti. Il tentativo di difenderti creerà rabbia e animosità inutili.
(11) Quel grande saggio (il Buddha) parlò
– della malattia e della sofferenza come di efficaci medicine;
– dei periodi di difficoltà e di avversità come di periodi di libertà e di realizzazione;
– degli ostacoli come di conquiste;
– delle forze del male come di protettori del Dharma;
– delle difficoltà come di requisiti per il successo;
– della persona che ci maltratta come di un buon amico;
– dei nemici come di un frutteto o giardino;
– dell’atto di fare a qualcuno un favore (spirituale – NdR) come di una bassezza paragonabile al buttar via un paio di scarpe vecchie;
– dell’abbandono dei possessi materiali (rivolto ai rinuncianti – NdR) come di una ricchezza;
– e dell’essere ingiustamente accusato come della fonte della forza per operare per la giustizia.
(Aforismi tratti dal Po Lun San Mei Lu, commento al ‘Sutra delle Otto Realizzazioni’)
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– Buddha e Buddismo (macrolibrarsi)
– Fonte