Ci fu un periodo in cui facevo fatica ad acquietare la mente nella meditazione. Sentivo dentro di me una ribellione contro l’idea stessa della pace interiore!
«Non lottare contro la mente» mi consigliò il Maestro. «Trattala come un asino. Quella bestia è così testarda che a volte non si sposta neppure se viene ripetutamente percossa. Se però il padrone la lascia tranquilla per un po’, alla fine riprende a camminare di sua iniziativa. La cosa migliore, quando la tua mente si ribella, è lasciarla stare per un po’. Non essere troppo duro con lei; lasciale “dire la sua! In seguito, riprenderà ad andare avanti di sua spontanea volontà, senza essere forzata».
[Tratto da: “Conversazioni con Yogananda” (di Swami Kriyananda, discepolo vivente del Maestro)]
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