Durante la mia meditazione, ho avuto una bellissima immagine, la forma di un’onda, il suo inizio e la sua fine. Quando le condizioni sono sufficienti, percepiamo l’onda e quando le condizioni non sono più sufficienti, non percepiamo l’onda. Le onde sono solo fatte d’acqua. Non possiamo definire l’onda come esistente o non esistente. Dopo quella che chiameremmo la morte dell’onda, nulla è finito, nulla si è perso. L’onda è stata assorbita in altre onde e, in qualche modo, il tempo riporterà ancora l’onda. Non c’è aumento, diminuzione, nascita o morte.
Quando stiamo morendo, se pensiamo che ogni altra persona è viva e noi siamo l’unica persona che muore, il nostro sentimento di solitudine può diventare insopportabile. Ma se siamo in grado di visualizzare le centinaia di migliaia di persone che stanno morendo insieme a noi, il nostro morire può diventare sereno e perfino gioioso.
“Sto morendo in comunità. Milioni di esseri viventi stanno morendo con me in questo stesso momento. Vedo me stesso con milioni di altri esseri viventi; noi tutti moriamo come un Sangha. Allo stesso tempo, milioni di persone stanno venendo alla vita. Noi tutti facciamo questo insieme. Sono nato, sto morendo. Partecipiamo a questo evento totale come un Sangha”.
Questo è ciò che ho visto nella mia meditazione. Nel Sutra del Cuore, Avalokitesvara condivide questo tipo di intellezione e ci aiuta a trascendere la paura, l’afflizione, il dolore. Il dono della non-paura porta in noi una trasformazione.
Noi parliamo di tempo, energia e risorse materiali, ma il tempo non è solo per l’energia e le risorse materiali. Il tempo è per stare con gli altri, stare con un morente o con qualcuno che sta soffrendo. Essere realmente presente anche solo per cinque minuti, può essere un dono molto importante. Il tempo non è solo per fare soldi. Il tempo serve a produrre il regalo del Dharma e il dono della non-paura.
Thich Nhat Hanh
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