Il capo-carovana corse verso il colonnello. “Abbiamo un problema. I portatori si sono fermati e non intendono proseguire. Ho provato in tutti i modi, con le buone e con le cattive, ma senza esito. Si sono fermati e non vogliono andare avanti. Che facciamo?”.
“Adesso provo a parlarci io”. Dopo un’ora abbondante di tentativi andati a vuoto anche il colonnello s’arrese e si accasciò all’ombra d’un albero. Evidentemente si assopì, perché dopo un po’ si sentì svegliare dal capo-carovana che lo scuoteva. “Presto, sir, alzatevi. I portatori si sono rimessi in cammino”.
Allora il colonnello, incuriosito, raggiunse il capo dei portatori che parlava inglese e gli chiese quale fosse la ragione della sosta. “Stavamo andando troppo forte. Ci siamo dovuti fermare per aspettare le nostre anime” fu la risposta.
– Fonte
Commento: Cosa c’entra questo racconto con la meditazione? Anche la meditazione è una sosta e di tanto in tanto sarebbe proprio utile, se non indispensabile, fermarsi, ossia concedersi il tempo di ritrovare se stessi per non perdersi tra gli intricatissimi meandri della dimenticanza.