Gianfranco Bertagni – docente all’interno della cattedra di Storia delle Religioni all’Università di Bologna, insegnante di meditazione – intervistato su meditazione e yoga a Radio Città del Capo. «C’è un duplice significato che è dato alla parola meditazione. Da una parte quello originario occidentale, ossia una riflessione – intensa, attenta, prolungata – su qualcosa. Ed è meditatio come in latino, cosa che troviamo nella nostra cultura fin dall’antichità … ci si concentra, si riflette intensamente. per esempio in ambito cristiano, su una verità della fede, un brano del Vangelo, un episodio della vita di un Santo … La parola meditatio è stata quindi usata per indicare queste pratiche di derivazione orientale … L’altro significato di meditazione. Prima di tutto, se volessimo essere più precisi, la parola meditazione non è quella più appropriata … le pratiche di derivazione orientale, quelle che noi, oggi, chiamiamo meditazione si pongono come scopo – salvo differenziazioni varie, ndr – il dominio dell’attività mentale. … La meditazione come rilassamento, la meditazione come strumento che lavora sull’ansia, sullo stress, sulla depressione e molto altro ancora, certamente ha alla sua base, credo, una verità incontrovertibile, e cioè che la meditazione è una pratica per l’accettazione, per lo stare nella realtà … postura … Come diceva il Buddha, il meditante è colui che riesce a mantenere un certo stato mentale in qualsiasi condizione si trovi il suo corpo, che sia seduto, che stia camminando, che sia sdraiato, ecc. … tecniche … sostanzialmente si lavora su un addestramento dell’attenzione … (sintesi) … Ascolta …».